Storia del Club

La nascita del “Primo Amore”

La storia viene scritta sempre dalle persone, da Adamo ed Eva anche loro „bianconeri“, passando per John Savage che portò le mitiche casacche bianconere, fino alla Famiglia Agnelli che da sempre conduce la storia della Juventus da quasi 100 anni.

La nostra storia di persone ed amore per la Juventus invece, inizia poco dopo la seconda Guerra mondiale, quando un ragazzo cresce a Pozzuoli cittadina vicino a Napoli distrutta dalla guerra ed inizia a conoscere il calcio. Con lui giocano tanti ragazzi in quello che stava diventando uno degli sport più belli aggregativi al mondo. Forse tra loro c´era anche Sofia, nota come Loren, chiaramente puteolana e anche Lei bianconera da sempre! Michele diventa tifoso della Juventus ma gioca anche a Pallanuoto nella piscina Scandone in porta con la Rari Nantes Puteoli. La sua specialia però è nuotare a „farfalla“.  Alcune sue prestazioni a Napoli sono con un altro personaggio della storia sportiva mondiale, Carlo, con il quale disputerà alcune staffette italiana tra le società di quel tempo. Carlo Pedersoli sarà il primo italiano a scendere sotto il minuto nei 100 m stile libero, campione italiano di nuoto meglio conosciuto come Bud Spencer.

Michele invece si trasferisce, frequenta la Accademia militare prima a Modena, poi va a Torino alla Scuola di Applicazione venendo a contatto direttamente con le Maglie Bianconere. Nasce il grande amore e rapporto che esiste ancora oggi, che tramanda anche ai figli e non solo, forgiando molte generazioni di bianconeri costruendo tanti gruppi e Juventus club. Alla fine degli anni ’60, capitano dell’ EI, costituisce a Sabaudia, cittá che porta il nome della casa Reale che ha unito l´Italia, lo Juventus Club “Giampiero Boniperti” raggruppando oltre 200 soci insieme a tanti altri affezionati. Memorabili sono le trasferte a Milano del 31.10.1971 ( 1 a 4 ) quando R. Bettega segna due tra i più bei gol mai visti nel calcio, uno di tacco, a Cagliari ( in quel periodo era una grande potenza), a Roma, a Napoli ed a Firenze. Che bei tempi erano quelli dove non vi erano confini di colore e problemi tra le varie tifoserie. In questi anni la nostra Juventus è una “eccellenza” nel sociale, proprio nel 1971 prima della trasferta a Cagliari visita a Roma la “Città die Ragazzi”. In questa visita la squadra canta per la prima volta il nuovo inno “Durium” Juve Juve, mentre il piccolo Massimo assiste alla visita e all’esibizione non calcistica ma musicale. Čestmír Vycpálek è allenatore mentre Haller, Longobucco insieme a Piloni e Bettega, Morini, Causio, Spinosi allietano la serata portando tanta allegria.

A Roma, allo stadio Olimpico, Michele porta a battesimo sportivo il figlio Massimo. E’ il 28.11.1973, la finale di coppa Intercontinentale con la Indipendiente di Buenos Aires. In quel clima bianconero di canti e sventolio di bandiere, la Juventus perde una delle sue tante finali ma acquisisce un nuovo membro nella sua grande famiglia, quei canti ed anche lacrime avevano toccato il cuore del piccolo Massimo.

Gli anni passano e Massimo cresce ed ormai segue le vicende bianconere iniziando ad organizzare anche lui le amicizie e parentele indirizzandole sulla via maestra della Juventus. Tanti sono i cugini ed amici che diventano bianconeri grazie a lui, alla forza delle parole e della persuasione e alla forza della Juventus. Nel 1982 Massimo va ai Mondiali e la sua bandiera bianconera sventola durante il mitico Mondiale spagnolo. Nel 1983 assiste ad Atene ad una nuova sconfitta in finale contro l’Amburgo ed il club Sabaudia è ancora presente. Il trauma sportivo di Atene accompagnerà sempre Massimo, la vittoria della Coppa delle Coppe a Basilea non allevierá la tristezza, acuita poi dalla finale del Heysel 1985.


Gli anni delle coppe, lo sviluppo organizzativo e sociale

Da quel momento inizia un nuovo percorso bianconero riunendo prima di tutto i ragazzi della regione del Lazio sotto la bandiera del club “Sabaudia” poi nelle varie associazioni  ridenominate “gruppo Roma”. In quel periodo, forse come nessuno, tanti furono al suguito della Juventus FC da Colonia a Francoforte, Parigi varie volte, Oloumuc e ad Amburgo, Karl Marx Stadt ! Con gli anni 90 lo spirito cresce fino ad arrivare a far confluire il gruppo Roma con la neo costituita grande associazione: Juventus Club Banca di Roma che viene fondato il 02.02.1995. All’epoca molti erano anche dipendenti di quell’Istituto bancario. La associazione si allarga ad altri bianconeri, in larga maggioranza giovani, variamente dislocati su tutto il territorio nazionale. Questa associazione diviene subito una grande famiglia, sempre grazie al lavoro di massimo, che va incontro spesso a chi soffre, sempre contro le guerre.

Viene creata una squadra anche grazie all´OK della Juventus e prende parte dal 1993/94 al campionato FIGC Amatori diventando un simbolo di organizzazione ed anche di vittorie bianconere. Le più grandi vittorie sono in questo periodo di carattere sociale, quando l’associazione e Massimo invitano ad un’amichevole i ragazzi di Sarajevo che scappano dai bombardamenti. Il 15.01.1995 davanti alla TV RAI si svolge la prima partita ufficiale di quella che sarà poi la futura nazionale della Bosnia, in quel periodo non ancora riconosciuta, o quando nel 1999 durante i borbandamenti di Belgrado sempre la nostra associazione organizza una raccolta di fondi per un ospedale specializzato per bambini ed alla manifestazione partecipano oltre ai giocatori ex Jugoslavi anche tanti personaggi sia della musica che artisti vari, ma anche giocatori di altre squadre come Damiano Tommasi.

Tante sono anche le partecipazione alla raccolta di fondi per “24 ore per la vita” con dirette televisive: il sociale diviene in questo periodo un punto fermo della nostra associazione.

Dal 1999, si decise di cambiare denominazione adottando il nome di Juventus Club Bancari di Roma, e poi intitolare la associazione al grande AD della Juventus A. Giraudo. Con la dirigenza della casa madre in questo periodo furono tante le nostre organizzazioni, come non ricordare il premio MLK ( Martin Luther King ) che i giocatori E. Davids e G. Pessotto ricevettero dalla nostra associazione; la grande festa ad una cena sociale a Roma, con M. Rampulla insieme all’AD A. Giraudo e davanti ad oltre 100 soci e con la partecipazione del grande Presidente Chiusano!

Da sempre il gruppo organizzato da Massimo, affiancato da Michele, da tanti altri soci come Piero Rotella allora Vice Presidente, si distingue per la sua capacità organizzativa.

Giuseppe Leotta, Gerardo Scolamiero, Massimiliano Villanacci, Gianluca Bologna, Enzo Greco, sono sempre in prima fila nelle attività di questo periodo. I confini per la Juventus non esistono ed ogni confine è stato abbattuto. Pochissime sono, ad esempio, le partite europee giocate dalla Juventus che non hanno visto la partecipazione di soci del Club. Il 25 Agosto del 2002 Massimo è a Tripoli dove viene creata grazie a lui, il primo Juventus Club nel continente Africano e la Juventus vince la supercoppa italiana contro il Parma ! In quei giorni la nostra associazione e Massimo, incontrano anche i vertici del Calcio della Libia, assistono alla partita dalla tribuna principale ed a fine incontro, Massimo accompagna negli spogliatoi il Dottor Agricola in quel periodo „infortunato“ e claudicante.

Storiche sono le trasferte organizzate nel 2003 dove, nel giro di un mese, il Club è riuscito a portare circa 400 tifosi prima a Madrid allo stadio Santiago Bernabeu per sostenere la Juventus F.C. nella partita di semifinale di Champions League contro il Real Madrid e a Manchester allo stadio all’ Old Trafford per sostenere la squadra per la partita finale di Champions League contro il Milan: Massimo e la sua associazione organizzano due voli charter da Roma.


La nostra Europa

Nel tempo gli italiani hanno sempre viaggiato e girato il mondo e anche Massimo si trasferisce proprio nella cittá che piu di tutti lo aveva deluso sportivamente. Va ad Amburgo dove logicamente crea, insieme a Silvio Pais e a Shkodran Dreshaj, una nuova associazione con il nome Juventus club Europa e. V.! Si sposa prima però a Roma con Antje e storica rimane la sua frase prima del matrimonio alla sua futura moglie: “prima di te ci sará sempre la mia vecchia Signora”. Il giorno del matrimonio nel cuore di Roma fuochi di artificio, fumogeni e striscioni bianconeri come mai accaduto prima.

Europa è il nostro obiettivo, Europa è la nostra forza. La nuova associazione viene così denominata grazie alla provenienza multietnica dei soci fondatori tutti rigorosamente bianconeri !

Pochi sanno che originariamente l´unità Europea, aveva come simbolo la bandiera stellata bianconera con il motto “in varietate concordia” che è divenuto il motto del club Amburgo Berlino Europa. La nostra associazione ha allargato ulteriormente i propri obiettivi, per l’organizzazione di eventi socio-sportivo-culturali.

In questo periodo Massimo viene nuovamente invitato da istituzioni mondiali che ormai lo conoscono e sanno della sua professionalità. Viene quindi invitato nella zona problematica di confine a Cipro ed incontra il primo Ministro di Cipro del Nord ( turco ) per dei colloqui sportivi per poter trovare soluzioni ed abbattere il muro cipriota ancora oggi esistente.

La nostra associazione Juventus “Europa” viene invitata anche dal Kosovo e dalla Macedonia e Massimo viaggia di nuovo portando per la prima volta ad organizzare in Italia la partita tra U16 del Kosovo e la Juventus al torneo dedicato al compianto G. Scirea. Il 15.01.2013 Massimo riceve a Pristina il dottorato sportivo dalle mani del Presidente della Federazione calcio del Kosovo davanti all´ambasciatore italiano ed oltre 1000 sportivi con diretta televisive. Anche in questo la Juventus ha segnato un grandissimo gol!

La organizzazione va avanti, altri obiettivi altri progetti sono in programma,  collaborazione con altre associazioni e in favore di ragazzi e di meno fortunati. Con l’inaugurazione del nuovo Juventus Stadium l’associazione decide di portare i propri abbonati e soci nel settore 209/210 della Tribuna Nord, e nella zona EST 219/220 luogo che per molti di noi fedelissimi è diventato una vera e propria seconda casa.

Insieme niente è precluso, nessuno ci può fermare, con noi “Europa”

Bianconeri sempre > Fino alla Fin…ale e poi sempre oltre Forza Juve !